The Juliette Society by Sasha Grey

The Juliette Society by Sasha Grey

autore:Sasha Grey [Grey, Sasha]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: Erotica, Fiction
ISBN: 9788817065993
Google: HC4rmgEACAAJ
editore: Rizzoli Controtempo
pubblicato: 2013-07-14T22:00:00+00:00


14.

Lo ricordo distintamente. Ogni dettaglio. La prima volta che mi sono resa conto dell’esistenza del sesso. Non l’atto in sé, ma il desiderio. Lo ricordo come se fosse ieri. E so che vi sembrerà strano, persino incredibile, ma giuro che è vero.

Avevo undici, dodici o tredici anni – non so esattamente quando – e la mia migliore amica mi mostrò un fascio di carte ingiallite e gualcite scovate in un cassetto della scrivania di suo padre. Ci sdraiammo entrambe sul pavimento e lei si mise a leggerle ad alta voce.

Era un racconto erotico. Una storia davvero sudicia, ma scritta in forma di lettera. Pornografia senza le illustrazioni. Il porno prima delle videocassette, dei dvd, dei cellulari e di Internet. Il genere di pornografia in cui sta a te fornire le immagini.

La lettera non apparteneva originariamente a suo padre, ma al nonno, soldato nella guerra del Vietnam. Di lui era tornata solo una cassetta di metallo ammaccato, piena di ricordi ammuffiti della famiglia che si era lasciato indietro e dei luoghi dov’era stato. Una sottoveste in seta di sua moglie, che conservava ancora vaghe tracce del suo profumo al loro primo appuntamento; qualche foto vecchia e sbiadita del figlio piccolo, costellata di macchioline rotonde come se ci avesse pianto; e un plico di lettere su carta sottile e fragile, legato da un nastro blu. Una di quelle lettere, conservata nella scrivania, conteneva la storia porno. Era indirizzata a lui, da una persona anonima. Niente firma in calce, o mittente sulla busta.

Qualche giorno fa, ho trovato lo stesso racconto postato su un forum online. Stessa storia, salvo qualche dettaglio. Secondo il commento di una coppia, era cominciato tutto con il racconto fotocopiato e passato di mano in mano tra i soldati, per masturbarsi. Si era tramandato nei decenni, di guerra in guerra, fino ad arrivare nel cassetto del padre della mia amica, e nelle nostre mani innocenti.

Se avessi saputo allora ciò che so adesso, le avrei detto di smettere senza arrivare alla fine. L’avrei interrotta prima ancora che cominciasse a leggere. Le avrei ordinato di rimettere la lettera al suo posto, di riporla nel cassetto. Non apparteneva a noi. Non era destinata a noi. Meglio non sapere cosa conteneva. Non ora, non ancora, né mai.

I bambini sono dotati di molti bellissimi talenti innati, invidiabili e ammirevoli. Ma mancano di una cosa: la lungimiranza.

Per qualche motivo, non riescono a fare il collegamento mentale tra il presente di una corsa a perdifiato con le stringhe slacciate e l’immediato futuro di una caduta rovinosa. Con una sbucciatura di ginocchia che brucia da morire.

Non sanno prevedere che se infilano un dito nel sedere di un cane, ne ricaveranno un ringhio e un morso, a rischio di lasciarci un occhio. Perché un cane è come uno stupratore seriale nelle docce di un carcere di massima sicurezza, con il sapone in una mano e un coltello di fortuna nascosto nell’altra. E se ne fotte che un dito nel culo sia il giusto contrappasso per lo stupro. Anche se



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